Il Museo della Civiltà Solandra
La Valle di Sole è una valle alpina, lunga circa 40 km, estesa da oriente a occidente; inizia a Mostizzolo e finisce al Passo del Tonale, con le due vallette laterali di peio e di Rabbi,cieche entrambe – note per le acque minerali – e terminanti ai piedi dei ghiacciai del Cevedale e dell’ Ortles.
Pur essendo una Valle di passaggio, attraversa il Passo del Tonale verso la Lombardia e tramite il Passo di Carlo Magno verso il Lago di Garda e il Veneto, solo negli ultimi tre decenni di questo secolo ha mutato il suo volto tradizionale, il modo di vivere, le usanze ed i costumi: il tutto travolto da un improvviso benessere, dal turismo di massa estivo e invernale e dal progresso consumistico, commerciale ed industriale.
Il museo degli Usi e Costumi della Valle di Sole – voluto e realizzato dall’ Associazione Culturale “Centro Studi per la Val di Sole” – raccoglie le testimonianze, ormai perdute, della vita che nei secoli scorsi scrisse con la sua civiltà montanara il piccolo popolo della Val di Sole.
Un Museo di Valle quindi, aperto al pubblico nel 1980, per conservare, ricostruire, tramandare i principali momenti della vita di questa valle, i mezzi e i modi di sussistenza, di lavoro, di relazioni sociali, le forme di artigianato e un’antologia – la più vasta possibile – degli attrezzi d’uso giornaliero, agricoli e caseari, ricostruendo anche, con la massima fedeltà e la più accurata ricchezza di particolari, quello che era – come in ogni altro più antico “pagus” dell’uomo – il suo regno e la sua difesa: la casa.
Ogni Museo, per definizione e vocazione, raccoglie e racconta: raccoglie per conservare, ricordare, tramandare, ricostruire e mantenere viva la memoria delle radici della propria gente; racconta “una storia d’altri tempi, di prima del motore” , non troppo lontana per numero di anni ma resa lontanissima dal progresso tecnologico.
Ogni oggetto, attrezzo, utensile, ogni ambiente domestico o di lavoro è rivelatore del carattere e della mentalità di chi lo ha costruito, usato, conservato, aggiustato.
A questa lettura del museo, più interessante e stimolante, sono rivolte le VISITE GUIDATE: la custode Sig. Mariotta Fedrizzi Costanzi è disponibile su prenotazione ad accompagnare i visitatori in un interessantissimo viaggio a ritroso nel tempo.
Molte sono le scolaresche che visitano il Museo, provenienti da ogni parte d’Italia : per loro la storia della vita dei nonni inizia come una fiaba:
“C’ERA UNA VOLTA…” – “C’era una volta un lenzuolo di lino, tessuto in casa, qui esposto quale simbolo di parsimonia visti gli innumerevoli rattoppi; – c’era una volta un astuccio di legno con una gomma e solo due colori, il rosso e il blu; – c’era una cucina tutta nera…”
Così il Museo si racconta ai bambini.
L’ubicazione del Museo, lungo la via principale dell’abitato di Malé, lo rende facilmente accessibile anche ai mezzi di trasporto; è a pochi passi dalla stazione della Ferrovia Trento Malé e le scolaresche possono usufruire di un confortevole giardino con accesso diretto al Museo.